Gli impianti antincendio (bocchette), sia pubblici che privati, devono essere usati esclusivamente in caso di incendi e/o per le prove di collaudo, pena la completa sospensione dell’erogazione all’utenza.

Entro 24 ore, il cliente dovrà comunicare al gestore l’avvenuta attivazione delle bocche. Il gestore provvederà ad una nuova piombatura. In caso di inottemperanza, al cliente sarà applicata una penale pari a due volte il canone annuale, per ogni bocca trovata manomessa, salvo le ulteriori spese per il maggior danno accertato dal gestore. Il gestore non si assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali interruzioni di flusso o di variazioni di pressione.

Per l'uso antincendio, il gestore provvede ad eseguire le prese di utenza con oneri a carico del cliente, sulla base dei costi preventivati dal gestore che non potranno comunque eccedere quelli previsti dal prezziario regionale. Il progetto dell'impianto interno è redatto a cura, onere e responsabilità del cliente e deve prevedere una vasca di accumulo specifica opportunamente dimensionata. Il cliente deve preliminarmente acquisire dal gestore le informazioni riguardanti la potenzialità in termini di pressione e portata della rete di acquedotto pubblico. Di tali informazioni il cliente deve tenere conto nella predisposizione del progetto dell'impianto interno.

Per l’uso antincendio, il cliente è tenuto al pagamento di una quota fissa e degli eventuali consumi registrati al contatore. Nel caso di bocche antincendio sprovviste di contatore, per le quali il gestore rileva l’impossibilità tecnico-economica di installazione dello stesso, sarà dovuto dal cliente, per ogni bocca, oltre ad una quota fissa, un consumo a forfait, stabilito per la rispettiva tipologia di allacciamento.

Per installazione di bocche antincendio con sezione superiore a quelle previste dalle normative vigenti, il gestore e il cliente concorderanno direttamente tra loro le condizioni tecniche ed economiche dell’installazione e della fornitura.